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Professioni del futuro: il lavoro che cambia

Professioni del futuro: cosa farà tuo figlio da grande?

L’evoluzione è un flusso continuo. Questo lo sappiamo da sempre. Negli ultimi anni però la velocità del cambiamento è aumentata notevolmente, portando con sé numerose novità. Tecnologia e intelligenza artificiale guidano questo processo evolutivo, che inevitabilmente ricade anche nell’ambito professionale e lavorativo. 

Le professioni e i percorsi di studio si modificano di conseguenza, corsi di aggiornamento e master evolvono, per consentire un apprendimento approfondito della nuova realtà. 

Se prima prendere la laurea era visto come un traguardo finale, oggi è solo uno dei tanti step da percorrere.

Per stare sul mercato e crescere serve qualcosa di più. Ecco perchè si parla tanto di cambiamento anche a livello lavorativo e di professioni del futuro

E il futuro a cui si fa riferimento, non è poi così tanto lontano. Si stima che già entro il 2027 un lavoro su quattro cambierà. Le nuove offerte lavorative saranno incentrate sulla sostenibilità e sulle nuove tecnologie, in particolare intelligenza artificiale, big data e cybersecurity. Il turnover del mercato del lavoro a seguito della crescente digitalizzazione crescerà, con un effetto positivo sull’occupazione. Ad affermarlo il rapporto 2023 sul futuro dell’occupazione pubblicato dal World Economic Forum (WEF).

Ma quali saranno le professioni del futuro?

Data Analyst and Scientists, Artificial Intelligence e Machine Learning Specialists, Big Data Specialists, Process Automation Specialists, Digital Transformations Specialists, Information Security analysts, Internet of Things Specialists, Software and Applications Developers. 

E si tratta solo di alcuni. Rigorosamente in inglese. Perché di fatto una traduzione in italiano non c’è. Perché di fatto ormai l’inglese deve essere conosciuto. Perché di fatto non esiste una traduzione puntuale in italiano e le aziende grandi e medie sono internazionali, e le piccole si adeguano. 

A creare nuovi posti di lavoro sarà certamente il progresso tecnologico, che prevede la cooperazione tra uomo e macchina. I grandi cambiamenti, su larga scala mondiale, avranno come comune denominatore l’Intelligenza Artificiale. Le nuove professioni, ma anche l’evolversi di quelle più tradizionali, riguardano proprio ambiti tecnologici e innovativi, ancora difficili da pensare ad oggi. E da qui sorge una riflessione molto importante.

L’educazione e le nozioni imparate oggi nelle scuole e nelle università serviranno per le professioni future? Gli studenti di oggi saranno preparati per il lavoro di domani?

I programmi di oggi sono ancora quelli di ieri. Il cambiamento nel mondo accademico stà avvenendo in modo lento e solo per alcune facoltà. Il rischio è che i ragazzi si debbano formare seguendo corsi specialistici alternativi, spesso molto onerosi. 

Tecnologia ed empatia

Di fatto, la tecnologia non smetterà di evolversi ed è quindi presumibile che anche i posti di lavoro del futuro continueranno anch’essi ad evolversi, in modo costante nel tempo. 

Ecco, dunque, che chi avrà la possibilità di aggiornarsi in modo continuo potrà crescere ed affermarsi. 

Molti affermano che i robot prenderanno il sopravvento. Io credo che si tratti per lo più di una visione limitata e pessimistica.

Le automazioni e la tecnologia saranno sicuramente un valido aiuto e supporto per l’uomo, ma non andranno a sostituirlo, specie quando si tratta di stabilire tra le persone empatia e contatti diretti. L’evoluzione tecnologica deve essere vista come un valido supporto e aiuto, non come un nemico. Di fatto, la stessa evoluzione tecnologica favorisce la nascita di nuove professioni e competenze lato umano. 

L’empatia, l’interpretazione delle informazioni, l’analisi dei bisogni e delle esigenze delle singole persone, sono caratteristiche  che non possono essere meramente valutate da una macchina. 

Pensando al mio campo e al mio lavoro, al mio rapporto con i miei clienti, non riesco a immaginare una consulenza sterile di una macchina. L’empatia e il rapporto umano sono imprescindibili, specie per garantire un rapporto di fiducia reciproca. 

Ecco, dunque, che capacità sociali, emotive e analitiche resteranno fondamentali, oltre ovviamente a quelle tecniche e di adattamento all’evoluzione e al cambiamento. 

Attività ripetitive e di routine saranno invece maggiormente soggette all’automazione. 

Questo significa, inevitabilmente, che la formazione non si potrà mai ritenere conclusa. La conoscenza e le capacità proprie dovranno sempre accrescere, ma attraverso esperienza sul campo e studio. 

Agisci subito!

Da mamma, leggendo questi dati e queste informazioni, mi interrogo su cosa poter far fin da oggi per i miei figli. E proprio per garantire loro di intraprendere il percorso più affine ai propri interessi e alle proprie peculiarità, ho iniziato a risparmiare per loro, creando dei progetti di investimento dedicati e specifici. 

E puoi farlo anche tu. Non servono grandissime cifre, si può partire anche da 50 o 100 euro al mese!

L’importante è organizzarsi per tempo e risparmiare per i nostri figli per non farci trovare impreparati nel momento delle loro scelte per il futuro.

Se anche tu vuoi pensare al futuro dei tuoi figli, contattami e studieremo insieme il modo migliore per raggiungere il tuo obiettivo finanziario!

info@fulviaferrari.it

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